Cominciava la quaresima. Di Nunno e Gengaro, la coppia celebre, erano stati i primi a scrivere sui muri:" Viva Bassolino!". Con i loro cartelloni di giubilo per il sindaco di Napoli erano apparsi dappertutto, nella fontana in piazza, sulla cima della torre dell’ orologio, sugli alberi della villa comunale. E ora? Ora che il Ppi richiamava tutti all’ ordine, con la cartolina di adunata alle armi, cosa avrebbero fatto i nostri eroi? Avrebbero disertato, disobbedito, trattato con il nemico? O avrebbero risposto all’ appello, con i loro fucilini di soldatini di fila? Di Nunno non era nuovo a meraviglie. Già l’ anno scorso aveva giurato che non sarebbe mai stato candidato senza Anzalone, con le capriole finali a tutti note. Quale novità funambolica avrebbe inventato questa volta? Nell’ attesa, i diessini avellinesi erano già pronti a reggergli la corda, a fare da tappetino di atterraggio. Cosa si voleva di più dalla vita?