I popolari si prendevano le misure. Si apprestavano a sparire, e non volevano farsi trovare impreparati dal becchino. La discesa in campo di Bassolino li faceva diventare piccini picciò, li sotterrava vivi. Con uno stock modesto di casse poteva trovare posto tutta la compagnia. Vanni Chieffo, mentre si informava sul costo delle lampade votive e dei lumini, pensava a chi lasciare i suoi cellulari, che lo tenevano ancora in vita. Prima della cerimonia d’addio, ancora sperava di poter dare uno sguardo al Palazzo della Regione. "Se c’e’ riuscito De Luca, figuriamoci io!", meditava, mentre sceglieva tra le cravatte nere e le fasce sul braccio. " Mi debbono candidare, anche morto!", sbraitava, mentre si orientava tra i bigliettini di condoglianze. E mentre il tipografo gli chiedeva il tipo di manifesto a lutto per il partito, Vanni telefonava a Ciriaco, per sapere se erano graditi i fiori e le opere di bene.