Si cercava ago e filo. Tutti bramavano scampoli di stoffa su cui scrivere "Viva Bassolino!". Nell’universo confuso del centrosinistra anche cimici, pidocchi, scrofe, tafani, mosche, zecche sopravvissute a tutto, erano pronte a nascondersi dietro di lui. Scarichi ingolfati, catenelle arrugginite, pulsanti di water senza piu’ molla, che stavano riprendendo, anche nei partiti di centrosinistra, il controllo dei pozzi neri, speravano che Bassolino facesse solo la parte di Idraulico Liquido, lasciando invece tutta la schiuma al suo posto. Troppi erano in festa, nella melma appiccicosa che era diventata l’ Ulivo, nel pantano in cui si era trovato un posto per tutto, fuorche’ per la speranza e la passione. Cosa avrebbe fatto Tonino? Il ragno nella vecchia ragnatela, o la scopa elettrica a duemila watt? C’erano molti, pronti a fare da filo e da corrente, per quella scopa. Ma toccava a Bassolino inserire la spina.