Il cielo piangeva. E piangevano le pecore sui rami, gli uccellini nei pollai, le vacche al galoppo, i cavalli ruminanti. La natura si era abbandonata a un disordine primitivo, alla terribile notizia. Rotondi e Sorvino divorziavano, prendevano strade diverse. No, non era possibile: avevano fatto insieme tutto, dall’ asilo all’ asilo, avevano frequentato le stesse spiagge, affittato lo stesso pattino, letto gli stessi giornaletti, sentite le stesse favole da Buttiglione, quell’ enorme mistero della natura E ora, ora uno andava a destra e l’ altro no. Come avrebbe retto l’Irpinia ? Di quanto sarebbero aumentati i suicidi, quanti si sarebbero impiccati in piazza?. " Non fatelo!", gridavano i pazzi nei paesi, gli ubriache nelle osterie, le buone donne per le strade. Ma al dolore della nostra terra non c’era fine. Per fortuna c’erano Di Nunno e Maselli, a tenere ancora allegra la compagnia.