Vanni Chieffo era diviso. " E il cuore, e il polmone?", pensava, mentre oscillava tra le poltrone dell’Ati e quella dell’Alto Calore. Una parte, dalla colarda alla spalla destra, tendeva alla prima carica; un’altra, dall’unghia incarnata all’orecchio sinistro, era tentata dalla seconda. A chiunque gli obiettasse sui difetti di provenienza, sulla scarsa competenza nel ramo, Vanni mostrava tutti i timbri e i bollini." Esente dal morbo della mucca pazza, allevato sui pascoli della politica del Terminio", c’era scritto a chiare lettere sul suo certificato. Per un periodo era stato tenuto lontano dalle mense del potere e si stava facendo venire una malattia. Allora il suo allevatore Ciriaco lo aveva assistito come un vitellino ruspante e Vanni Chieffo si era subito ripreso. Ora andava in giro, aspettando di conoscere il suo destino. " E il fegato, e la milza?", continuava intanto a ripetere, mentre metà agognava una carica e metà l’altra.