Perché? Dio ci aveva dato il sole e la luna, il cielo e le stelle. E ci aveva dato Sorvino. Dio aveva voluto le foglie sugli alberi, gli uccelli nel cielo e i pesci nel mare. E aveva voluto Sorvino. Dio aveva regalato la tenerezza e l’amore, l’amicizia e la gioia. E aveva regalato Sorvino. Non era con domande banali che si confrontava la politica irpina. Non era l’enigma se Sorvino fosse di destra, di centro o di sinistra. L’enigma era perché esistesse. Comunque, c’era da rallegrarsi. Oltre le miserie e i giochetti che si consumavano nella crisi alla Provincia, oltre il ritorno di Venezia- uomo delle nevi, oltre Napolitano, il verde(????????) faccio da me, c’era qualcosa di immenso, di più immenso, di immensissimo: Sorvino. Tutto il mondo dell’intelletto aveva tentato di studiare il fenomeno, tutti i politologi, gli antropologi, i sociologi avevano provato a capire, ma invano. Oltre lo scibile, oltre il comprensibile, oltre l’umano, c’era lui:Sorvino.