Giravano per paesi e contrade. Ovunque arrivassero, lanciavano il banditore per le strade e incollavano lo stesso editto su tutti muri. " Attenzione, attenziò! Cerchiamo un candidato come presidente che sia più bello, più bravo e più intelligente di Bassolino. Si promette mancia straordinaria!". I popolari erano ormai un partito surreale. Volevano fare la guerra senza i fucili, candidarsi senza avere candidati. Quei pochi disponibili si erano squagliati, gli altri si erano sparati l’un contro l’altro con le ultime cartucce. Eppure alzavano la voce, si mettevano dietro i cespugli e facevano con la bocca pum pum!, convinti di aver sparato una cannonata. Intanto si spostavano per boschi e per valli, cercando dentro le osterie, davanti alle chiese, nei casolari, un candidato almeno presentabile. Al loro arrivo era uno starnazzare d’oche e un volare impaurito di uccelli. Poi, nel deserto, la vana voce del banditore.