Nel centrodestra e nel centrosinistra si facevano estrazioni su tutte le ruote. Non appena un candidato con il bingo si faceva avanti, veniva impallinato come un merlo. Un altro, per paura di essere il primo estratto, si sparava da solo tra le gambe, per evitare scocciature. Un terzo spiava negli armadi, per vedere se ci fosse qualche vecchia cartella da recuperare, qualche Masaniello con il tombolone truccato da ripresentare. Ogni volta che trovavano un mezzo accordo su un numero, erano balli in maschera; poi, non appena andava via la luce, erano urla nel buio e penetrazioni furiose sui divani. Alla fine, trovata l’intesa sul sorteggio di una pertica, l’ avrebbero esposta sul balcone con le luminarie, attendendo gli applausi del popolo di sempre, fesso e contento. Ma questa volta davano numeri sbagliati. Questa volta il bancolotto di questi geni della politica sarebbe fallito per lo sciopero dei giocatori.