Le parole si incrociavano. Era una nuova, variopinta Babele, quella che si avviava nel Mezzogiorno. "’O’ melonaro" stringeva la mano all’e-commerce, "o’ mbrellaro" si appoggiava alla new-economy, "o’ fontanaro" si alleava con il web designer. Il vecchio e il nuovo si intersecavano, si annusavano, si studiavano. Al bivio, ognuno cercava di prendere una strada diversa, ma gli occhi non si staccavano, le mani non si lasciavano. Il tempo bloccato delle vecchie stanchezze, delle attese dei miracoli, sembrava avviato a concludersi, per un tempo ansioso di orologi in fuga, di accelerazioni improvvise, di "faccio io". Erano scommesse da vincere, opportunità da cogliere. Ma occorreva intessere la "Rete" con gli incanti meridiani, per passare il guado. Il traguardo era nel futuro e nel passato, nel Nord d’Europa e in Oriente. Chi avrebbe realizzato il miracolo di cambiarsi d’abito, conservando gli odori dell’ antico, avrebbe vinto.