La Pietra, il segretario PiPpIno pippino, era rimasto bloccato. Era cominciato tutto alla notizia della vittoria in Spagna del popolare Aznar. Alla vista di tutte quelle bandiere sventolanti, di quella folla osannante, lo aveva preso una gioia folle. " Ci siamo, esistiamo!", aveva gridato dal balcone della sede di via Tagliamento. Poi aveva cominciato a ballare, a dimenarsi come un ossesso. "Bassolino, sei nulla!-urlava- tu e i tuoi compari farete la fine del Fronte di sinistra in Spagna!"E, per l' allegria, aveva cominciato a gettare giù tutto quello che capitava a tiro: sedie, attaccapanni, latticini di Vanni Chieffo, rubinetti di Enzo De Luca, idee scadute di De Mita. Si sentiva invincibile, insuperabile, imbattibile. Poi fu un crac netto, e il colpo della strega lo inchiodò piegato, in una posizione scomoda e ambigua, mentre ancora gridava di essere l'unico,vero, eterno vincitore di ogni disfida.