I diessini cercavano un candidato. Avevano cercato in casa, ma non lo avevano trovato. Allora avevano fatto questa inserzione: " Affittasi collegio, vuoto anche se c’è Maccanico. Si accettano referenze". La commissione d’esame era costituita da Aurisicchio, per valutare l’aspetto estetico, dalla Rebulla, maestra di etica e di salmi, e da Adiglietti, per far di conto. Il primo a presentarsi era stato il poeta-maestro ( o maestro-poeta?) Arminio: subito scartato, perché saper pensare non era obbligatorio. Poi era stata la volta di Moricola, che pure bisognava sistemare da qualche parte: bocciato, poteva sempre fare il vicesindaco. Alla fine, dopo mille tentativi, si era deciso di chiedere qualcuno in prestito al partito del centro. Così Aurisicchio, ogni mattina, si sistemava nei pressi del casello autostradale, con il cartello in mano, per offrire il collegio di Avellino al primo che arrivasse.