Le spade erano a riposo, combattevano i foderi. Le riunioni del centrosinistra erano cominciate con la presenza dei big, terminavano con folle di scarti e scartine. Ma chi erano quegli alieni che si affollavano intorno ai tavoli del "Cappuccino"? Da dove venivano, da quale pianeta erano sbarcati? Si arrivava al punto che perfino una faccia come quella di Aurisicchio, in altri tempi adatta al massimo a spaventare i bimbi, provocasse un sentimento rassicurante. " Dio mio, lo conosco!", era la frase che saliva spontanea alle labbra. Poi era uno scorrere di comparse di quarta fila della politica, di scalda-posto, di prendi tre e paghi due. Il centrosinistra, in attesa di esprimere un’idea pensata, si esercitava con le sfilate invernali del nulla. E mentre ci si chiedeva perché tanti si affannassero a far finta di esistere, si attendeva ancora che qualcuno scrivesse la prima puntata dell’avventura irpina dell’Ulivo.